Focus M&A: stato dell’arte sul 2023
Tania Nebbia
“Incertezza”: è parola che esemplifica e riassume lo scenario odierno sul fronte delle fusioni e delle acquisizioni, in Italia come a livello globale.
Già nel 2022, il settore M&A ha subito un brusco calo sia in termini di volumi (-17%) che di valore delle operazioni (-37%). Nei primi 6 mesi del 2023, a causa del perdurare delle condizioni di instabilità dello scenario macroeconomico e delle politiche monetarie restrittive delle banche centrali, è stata registrata un’ulteriore discesa: del 13%, in termini di volumi e del 44% in termini di valore delle operazioni, principalmente concentrato nei settori Financial Services & Transportation & Logistics.
In questa congiuntura, l’Italia ha confermato il trend. Nel primo trimestre del 2023, il valore delle operazioni M&A in Italia è crollato del 57%: 8 miliardi di euro contro i 17 miliardi del 2022. Il primo semestre 2023 è andato ancora peggio, con un del 62% nel valore delle operazioni (poco sopra i 13 miliardi rispetto ai 35 miliardi del 2022).
A mancare sono stati i mega-deal. Le operazioni che superano il miliardo sono state solo tre.
Parliamo dell’integrazione tra Dufry e Autogrill, con Edizione e Dufry che hanno firmato l’accordo per la business combination tra Autogrill e la stessa Dufry per un controvalore di 2,4 miliardi di euro, che ha coinvolto nell’operazione BonelliErede per Edizione nonchè Chiomenti per Dufry. Gianni & Origoni e Cleary Gottlieb hanno, invece, assistito Autogrill.
Segue l’acquisizione della società irlandese Amryt Pharma da parte di Chiesi Farmaceutici per 1,4 miliardi di euro, in cui Baker McKenzie e Facchini Rossi Michelutti hanno assistito il gruppo Chiesi in relazione ad un prestito sindacato di 700 milioni di euro esteso da un pool di banche, assistite da Clifford Chance, per il finanziamento di parte del prezzo dell’acquisizione di Amryt Pharma.
Infine, l’acquisizione di Centrotec Climate Systems da parte di Ariston Holding con un investimento di circa un miliardo, in cui Pedersoli ha agito in qualità di lead counsel dell’operazione.
Cosa aspettarci sul prossimo semestre?
Continueremo a non vedere operazioni con valori astronomici, ma ci sarà un buon mercato di mid market, con opportunità di rilievo per gli investitori industriali sia lato buy (specie per quelli più liquidi) sia lato sell. In quest’ottica, sarà cruciale l’accesso al financing per i compratori (soprattutto, finanziari) e, non di meno, sarà indispensabile un maggior focus su attività di due diligence.